Massimo Maurizio (eSamizdat)

Massimo Maurizio (eSamizdat)Il periodo del decadentismo e del secolo d’argento è uno dei più complessi e produttivi della storia della letteratura russa e continua ad attirare l’attenzione di studiosi e appassionati. Dopo la pubblicazione negli anni scorsi di una serie di indici bibliografici ed enciclopedie dedicati agli scrittori (per esempio Russkie pisateli 1800-1917. Biografičeskij ukazatel’), di antologie e storie della letteratura del periodo (Literature and Art of the avant-garde Russia e altri) la casa editrice Novoe Literaturnoe Obozrenie presenta un dizionario (così chiamato nel titolo) in cui sono raccolti e classificati 350 gruppi letterari di Mosca e Pietroburgo del periodo 1890-1917, di quel lasso di tempo, cioè, che unisce le prime manifestazioni del modernismo russo (decadentismo) alla rivoluzione. Utilizzo la parola “gruppi” nell’accezione più generale in quanto questa pubblicazione raccoglie ogni tipo di unione di scrittori: gruppi, gruppetti, saloni letterari, circoli, “pseudogruppi” (psevdogruppirovki), unioni dichiarate ma che mai esistettero in realtà (come la Società dei rappresentanti del Globo Terrestre di Chlebnikov), gruppi costituiti da una sola persona (!) e chi più ne ha più ne metta. Come viene chiarito nell’introduzione, la compilazione di questo strumento di consultazione ha richiesto 13 anni di lavoro di un’équipe costituita da studiosi russi e tedeschi che fanno capo all’università di Bochum.

L’unica pecca è l’aver tralasciato i gruppi della provincia, almeno i principali, ma effettivamente il materiale con cui hanno operato i compilatori è sconfinato, anche solo se limitato alle due capitali dell’epoca, dove peraltro si svolgeva la quasi totalità della vita letteraria e intellettuale.

Gli articoli che costituiscono il corpo del volume segnalano a seconda dei dati a disposizione, la data e il luogo di formazione di ogni gruppo, i vari membri, il profilo, gli scopi dell’attività, le date, le tappe e gli avvenimenti più importanti che ne segnarono la storia e anche l’atmosfera che vi regnava, affiancando nello stesso lavoro gruppi canonizzati dalla storia della letteratura (il cubo-futurismo, per esempio) ad altri, pressoché sconosciuti (Voskresen’ja Mjakotina o Trirema, per esempio). Alla parte enciclopedica seguono alcuni dei manifesti e degli scritti più significativi dei rappresentanti della vita culturale dell’epoca (scritti teorici di futuristi, acmeisti, articoli polemici, e tanto altro). Chiudono il volume l’indice dei nomi e quello sistematico, utile per la consultazione, in quanto raccoglie le diverse categorie a seconda delle correnti cui si riferivano i raggruppamenti (acmeismo, futurismo, e così via), della sfera d’interesse nel quale operavano (poetica, storica, filosofica, e altre), degli orientamenti politici (marxisti, liberali, e così via), della condizione sociale dei membri (studenti, scrittori principianti, scrittori popolari) e della forma di organizzazione (saloni, circoli, redazioni di giornale, scrittori professionali e organizzazioni, e altri).